CCNL Agenzie Immobiliari: previsti aumenti sui minimi retributivi



A decorrere dal 1°febbraio 2023 entreranno in vigore i nuovi minimi 


Con il CCNL siglato il 7 giugno 2021 Fiaip e Filcams – Cgil, Fisascat – Cisl, Ultucs hanno stabilito i nuovi incrementi retributivi con decorrenza 1° febbraio 2023 per i dipendenti da agenti immobiliari professionali, mandatari a titolo oneroso e mediatori creditizi.


























Livello Minimo
Q 2.455,36
1 2.266,20
2 2.032,74
3 1.815,44
4 1.642,68
5 1.535,92
6 1.433,79




 

Il Bonus 200 euro per i lavoratori autonomi anche non titolari di partita IVA

Il decreto interministeriale che estende l’indennità una tantum è stato registrato dalla Corte dei Conti (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 10 gennaio 2023).

L’indennità una tantum di importo pari a 200 euro prevista dal cosiddetto Decreto Aiuti, incrementata di altri 150 euro per i redditi sotto i 20mila euro dal decreto Aiuti-ter (D.L. n. 144/2022, convertito nella Legge n. 175/2022), spetta ora anche a lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita IVA. Lo stabilisce il decreto interministeriale firmato il 7 dicembre scorso dal Ministro del lavoro e delle politiche Sociali, Marina Calderone e dal Ministro delle finanze, Giancarlo Giorgetti, registrato dalla Corte dei Conti.

Viene modificata in questo modo l’originaria previsione attuativa del D.M. 19 agosto 2022, pubblicato sulla G.U. n. 224 del 24 settembre, con cui si indicavano come beneficiari esclusivamente i lavoratori autonomi e i professionisti titolari di partita IVA.

La misura aveva come obiettivo il contrasto al caro vita dovuto all’aumento dei costi dell’energia e all’aggravarsi della situazione internazionale. Disposta dal decreto legge 17 maggio 2022 n. 50 prevedeva l’istituzione di un Fondo, ulteriormente finanziato con decreto legge 9 agosto 2022 n. 115, convertito con modificazioni dalla L. n. 142/2022. Successivamente il beneficio è stato ulteriormente incrementato di altri 150 euro sempre per le medesime categorie, per i redditi più bassi.

L’ampliamento previsto dal nuovo decreto interessa una platea potenziale di ulteriori 30.000 lavoratori autonomi e circa 50.000 professionisti, tra cui circa 30.000 specializzandi in medicina e chirurgia.

Fondo EBM Salute: procedura di attivazione della polizza sanitaria per i familiari fiscalmente a carico

Per estendere gratuitamente la polizza ai familiari fiscalmente a carico per il 2023 è necessaria l’attivazione tramite l’Area Riservata EBM Salute da parte del titolare

Il Fondo EBM Salute rende noto alle lavoratrici ed i lavoratori titolari di polizza che, per estendere gratuitamente la polizza ai familiari fiscalmente a carico per il 2023, è necessaria l’attivazione tramite l’Area Riservata EBM Salute da parte del titolare, esclusivamente ed unicamente per i familiari per i quali sussistono i requisiti. A tal fine sono considerati fiscalmente a carico i seguenti familiari conviventi:
– il/la coniuge con riferimento anche alle unioni civili di cui alla L. 76/2016 (Art.1, co. 1-34) non legalmente ed effettivamente separato/a;
– il/la convivente di fatto, di cui alla L. 76/2016 (Art. 1, co. 36-65);
– i figli (compresi i figli naturali riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati).
All’accesso all’Area Riservata EBM Salute verrà mostrato un messaggio riportante le modalità per l’attivazione della polizza. Contestualmente all’attivazione, il titolare dovrà dare formale conferma che per il familiare permangano i requisiti per essere considerato fiscalmente a carico. Dopo aver eseguito la procedura di attivazione della polizza 2023, la copertura del familiare sarà effettiva dopo 2 giorni lavorativi.
Il Fondo informa altresì che avvierà ulteriori accertamenti circa l’effettiva sussistenza dei requisiti sopra indicati, con la richiesta di prove documentali ad attestazione di quanto dichiarato dal titolare per i familiari fiscalmente a carico che si avvalgono dell’estensione gratuita della polizza sanitaria.
Per quanto riguarda, invece, l’attivazione a pagamento della polizza 2023 per i familiari non fiscalmente a carico verranno comunicate a breve le modalità di adesione. 
Si ricorda che anche per l’anno 2023 è stato deliberato il rinnovo della polizza sanitaria con la compagnia assicuratrice UniSalute

 

CCNL Acconciatura ed Estetica: a febbraio la seconda tranche di aumenti contrattuali



Per il personale dipendente dalle imprese di Acconciatura, Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere dal 1° febbraio 2023 entreranno in vigore i nuovi minimi retributivi


Con il verbale di accordo siglato il 14 ottobre 2022 Confartigianato Benessere acconciatori, Confartigianato Benessere estetica, Cna Unione benessere e sanità, Casartigiani, Claai e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, hanno stabilito i nuovi incrementi retributivi per il personale dipendente dalle imprese di Acconciatura, Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere, con decorrenza 1° febbraio 2023.

















Livello Minimo
1 1.511,46 euro 
2 1.380,74 euro 
3 1.309,00 euro
4 1.234,19 euro

 

Legge di bilancio 2023, l’incentivo alla prosecuzione del lavoro

Il testo prevede un vantaggio retributivo per il lavoratore dipendente che entro la fine del 2023 abbia raggiunto i requisiti per “Quota 103” rimanendo al lavoro (Legge n. 197/2022, articolo 1, commi 286 e 287).

Oltre che le misure sulla pensione anticipata, sinteticamente riassumibili nella formula di “Quota 103“, la Legge di bilancio 2023 prevede anche un incentivo per la prosecuzione del lavoro per chi entro il 31 dicembre 2023 abbia abbia raggiunto o raggiunga i requisiti per il trattamento in questione. 

In pratica, il dipendente che intenda proseguire con l’attività lavorativa potrà richiedere al datore di lavoro il versamento in proprio favore dell’importo corrispondente alla quota a carico del medesimo dipendente di contribuzione alla gestione pensionistica, con conseguente esclusione del versamento della quota contributiva e del relativo accredito.

In  conseguenza dell’esercizio di questa facoltà da parte del lavoratore viene meno ogni obbligo di versamento contributivo da parte del datore di lavoro relativo all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, a  decorrere  dalla prima scadenza utile per il pensionamento prevista  dalla  normativa vigente  e  successiva  alla  data  dell’esercizio della facoltà. Con la medesima decorrenza, la somma  corrispondente  alla quota di contribuzione a carico  del  lavoratore  che  il  datore  di lavoro avrebbe dovuto versare all’ente  previdenziale, è invece corrisposta interamente al lavoratore. 

Si demanda, infine, a un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da emanarsi, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, entro 30 giorni dal 1° gennaio 2023, la definizione delle modalità attuative della norma.